Riccardo

Tempo di lettura: 4 min.

Progettare un calendario nel 2022 ha ancora senso?

Pochi anni fa, dal mese di ottobre fino ai primi giorni dell’anno nuovo, eravamo invasi da qualsiasi forma di calendario cartaceo. Era una gara tra chi riusciva a distribuire il proprio artefatto prima degli altri. Ogni azienda – ente – associazione era consapevole che se fosse arrivata/o troppo tardi, oppure troppo presto, avrebbe corso il rischio di finire nel cassetto della scrivania e successivamente nel cestino della carta.
Tutti gli sforzi intrapresi per progettare un calendario, sia in termini economici che creativi, sarebbero andati distrutti a causa di un ritardo o magari di un’idea incompresa. 

Quali tipi di calendario eravamo abituati a ricevere?

Il calendario di design, il trittico, quello olandese che piace tanto alla nonna, quello da banco che deve avere le misure contenute ma non deve essere troppo piccolo, quello quotidiano che contiene le frasi che dovrebbero dare un senso ad ogni giornata, quello tascabile ecc.

C’erano aziende che organizzavano addirittura un evento di presentazione, invitando clienti, fornitori, partner.

Qualcosa però stava per cambiare definitivamente e infatti a settembre del 2008, del tutto inaspettatamente, eravamo sull’orlo del crac della Lehman Brothers, quarta banca d’affari degli Usa.  Da quel momento la crisi globale ha cambiato le sorti della nostra economia e con lei quella di un prodotto che sembrava eterno: il calendario.

Ci sono voluti un bel po’ di anni per riavvicinare le aziende all’idea di produrre un calendario personalizzato, ma negli ultimi anni sembra esserci un ritorno interessante.

Progettare un calendario e soddisfare le richieste dei clienti

Quello che i clienti ci richiedono per la nuova realizzazione può essere così riassunto:

VISIBILITÀ: deve essere discreto e utilizzare il logo con le giuste dimensioni.

UTILITÀ: deve essere pratico, funzionale all’organizzazione degli impegni.

CREATIVITÀ: il progetto grafico deve essere ben strutturato e deve poter funzionare anche negli anni successivi. Variare di anno in anno la grafica può creare un effetto sorpresa e suscitare interesse per la novità, diventando magari un oggetto da collezione.

RELAZIONE: l’omaggio del calendario fa piacere a chi lo riceve.

ECONOMICITÀ: il suo valore unitario è basso, ma permette di raggiungere target diversi tra loro.

PRESTIGIO: se il calendario è pensato coerentemente con l’immagine aziendale aiuta la conoscenza del marchio, che acquisisce autorevolezza e diventa riconoscibile agli occhi del cliente.

Perché dirvi tutto ciò?

Veniamo al dunque:
Quest’anno, negli uffici Krea, abbiamo ricevuto una richiesta per lo sviluppo di un nuovo progetto grafico. Essa prevedeva la realizzazione di un calendario per il 2023. Il settore in cui opera l’azienda è quello della stampa e cartotecnica.

Durante il brief, tenutosi in Krea con il cliente, abbiamo raccolto un’insoddisfazione nei confronti dell’opera realizzata l’anno precedente.

Abbiamo voluto indagare facendoci portare una copia fisica del vecchio calendario non riuscendo a capire quali fossero le problematiche perché a prima vista sembrava un progetto ben studiato.

La progettazione grafica e quella tecnica strutturale apparivano armoniche; abbiamo iniziato quindi a sfogliare i vari mesi che lo componevano. Continuando a sfogliare, dal mese di giugno in poi, abbiamo notato un progressivo cedimento del piedino reggi-calendario, che si curvava in maniera antiestetica.

Sfogliando il calendario fino al mese di dicembre la situazione era la seguente:

Un errore grave. L’azienda propone ai propri clienti e possibili clienti dei servizi di stampa personalizzati e offre come gadget un calendario da tavolo che non sta in piedi.  

Quale errore può essere stato commesso per un risultato così insoddisfacente?

I motivi sono forse riconducibili alla progettazione: probabilmente chi ha eseguito il concept grafico non ha tenuto in considerazione le dimensioni della base e l’altezza del calendario. Difficilmente un calendario con base più piccola dell’altezza può reggersi in piedi. E’ un errore che capita spesso anche nella progettazione dei pop (Point of Purchase).

Un’altra scelta errata potrebbe essere stata commessa durante la selezione dei supporti cartacei. Forse, a causa di una scarsa conoscenza dei prodotti disponibili sul mercato, sono stati selezionati dei supporti inadatti.

Come si sarebbe dovuto progettare il calendario per evitare questi errori?

Quando si inizia a progettare un calendario o in generale si realizzano prodotti stampati è importante realizzare sempre un campione per essere sicuri che tutto funzioni. Questa strada viene oggi praticata pochissime volte perché spesso non c’è il tempo necessario per la realizzazione fisica e si danno per scontate alcune delle regole fondamentali della stampa.

Il risultato?

Un prodotto impresentabile e addirittura dannoso per l’azienda che ha deciso di realizzarlo e distribuirlo.
Non ci stancheremo mai di dirlo, per stampare i progetti bisogna conoscere il mondo della stampa.

Krea independent ha maturato più di vent’anni di esperienza nel settore della stampa off-set, digitale e serigrafica.

Ogni soluzione richiede interventi precisi.

Consiglio pratico?

Anche per progetti che possono sembrare semplici è importante non dare nulla per scontato. A volte alcune modifiche strutturali, anche se richieste dal cliente, possono rivelarsi controproducenti e bisogna saper dire di no per evitare danni irreparabili. Non tutto quello che funziona digitalmente funziona anche materialmente.

Ha senso quindi progettare un calendario nel 2022?

La risposta è sì, se progettati e realizzati a regola d’arte.

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